Periodo di presentazione delle guide enogastronomiche, questo. Dopo la Guida Michelin, è stata ora la volta della “Guida ai Ristoranti d’Italia 2015” del Gambero Rosso.
Sono stati premiati con il massimo dei voti, le tre forchette, ben 24 ristoranti, diffusi sull’intero territorio nazionale.
Si tratta, in ordine di votazione, di: Osteria Francescana – Modena; La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri – Roma; Don Alfonso 1890 – Sant’Agata sui Due Golfi (Na); Villa Crespi – Orta San Giulio (No); Le Calandre – Rubano (Pd); La Madia – Licata (Ag); La Torre del Saracino – Vico Equense (Na); Laite – Sappada (Bl); Lorenzo – Forte dei Marmi (Lu); Dal Pescatore – Canneto sull’Oglio (Mn); Reale – Castel di Sangro (Aq); St. Hubertus dell’Hotel Rosa Alpina – San Cassiano/Sankt Kassian (Bz); Casa Vissani – Baschi (Tr); Devero Ristorante del Devero Hotel – Cavenago di Brianza (Mb); La Madonnina del Pescatore – Senigallia (An); Piazza Duomo – Alba (Cn); La Trota – Rivodutri (Ri); Ilario Vinciguerra Restaurant – Gallarate (Va); Da Vittorio – Brusaporto (Bg); Il Povero Diavolo – Torriana (Rn); Romano – Viareggio (Lu); S’Apposentu a Casa Puddu – Siddi (Vs); Enoteca La Torre a Villa Laetitia – Roma; Uliassi – Senigallia.
La guida è alla sua 25esima edizione: si sviluppa su circa 600 pagine epresenta oltre duemila segnalazioni. Al top restano Massimo Bottura ed Heinz Beck.
Sono inoltre segnalati i locali che si sono aggiudicati i “tre gamberi”, le “tre bottiglie”, i “tre mappamondi”, i “tre boccali”, il premio qualità/prezzo. E ancora: premi speciali per il miglior servizio in sala, il miglior servizio in sala d’albergo e altri.
Il premio Gambero osso per il cuoco emergente 2015 è stato assegnato ad Oliver Piras Aga dell’Hotel Villa Trieste di San Vito di Cadore (Bl).