Chef ambasciatori della cucina italiana nel mondo; valorizzazione delle eccellenze italiane e della dieta mediterranea; potenziamento della distribuzione del vero made in Italy agroalimentare; alta cucina, alta formazione; estensione utilizzo stage per la ristorazione di qualità; maggiore aggregazione nella filiera e nella ristorazione; dare credito alla cucina italiana dei giovani; rafforzamento del binomio turismo-ristorazione di qualità per la promozione dei territori; cucina italiana di qualità certificata; cucina italiana come cultura, identità, educazione, inclusione.
Sono queste le dieci prime azioni contenute nel “Food Act”, il piano per la valorizzazione della cucina italiana, presentato ad Expo dal ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina. La presentazione è avvenuta in occasione del secondo Forum della Cucina Italiana, al quale hanno partecipato oltre 40 chef italiani. Per consentire il raggiungimento degli obietivi del piano, il Forum si è costituto quale organizzazione permanente: sarà coordinato dal Ministero delle Politiche Agricole e si riunirà almeno tre volte l’anno. Vi parteciperanno il Ministero degli Esteri, dei Beni Culturali e Turismo, dello Sviluppo Economico, dell’Istruzione, Lavoro e Politiche sociali, Conferenza delle Regioni e Province Autonom, Anci, operatori ed enti interessati al tema.